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sabato 24 marzo 2012

La resistenza all’uso del colore naturale

Esiste una forte resistenza da parte dei parrucchieri all’uso delle colorazioni per capelli che eludono le classiche tinte chimiche. Questo, secondo noi, è sintomatico della concezione e della professionalità del parrucchiere stesso.
In primo luogo chiariamo che quando si parla di colorazioni naturali s'intende esclusivamente l'henné ( Lawsonia inermis ) dal colore ramato, la cui origine abbiamo approfondito qui. Le foglie della pianta vengono essiccate, ridotte in polvere e dopo aver aggiunto una precisa quantità d’acqua, l’henné è pronto per essere spalmato sui capelli e rimanere in posa dai 30 minuti ad un’ora.


Il risultato dipende dalla percentuale e dalla distribuzione dei capelli bianchi nella capigliatura. I capelli bianchi si trasformeranno in capelli ramati, di un lucido senza pari e, nel caso di capelli sottili, con il tempo si noterà un aumento della tonicità della fibra capillare.
Oggi, la conoscenza e l'innovazione ci hanno portano a scoprire e proporre vari riflessi rispetto al più tradizionale color ramato. Infatti, miscelando sapientemente una piccola quantità di henné naturale con dosi consistenti di varie altre erbe e piante, riusciamo a colorare il capello bianco con una grande quantità e varietà di sfumature. Si spazia dal biondo veneziano al miele acacia fino al nocciola intenso.
Per ottenere risultati soddisfacenti e di forte impatto estetico, senza ricorrere alla tinta tradizionale, il parrucchiere necessita di profonda esperienza, aggiornamenti continui e grande professionalità.


Conoscere la tradizione e saperla unire con armonia all’innovazione: questo è una delle enormi differenze fra lavorare in un modo piuttosto che in un altro. In questo contesto per noi è essenziale salvare i capelli da assurde colorazioni con ossigeno ed ammoniaca senza rinunciare a colori di tendenza, originali, brillanti e sopratutto sani.

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