mercoledì 31 ottobre 2018

La festa di Halloween è nata a Firenze

Durante il Medioevo a Firenze era presente una particolare tradizione per cui i ragazzi fiorentini giocavano a un gioco chiamato dello Zozzo o della Morte Secca.
Consisteva nell’intagliare delle zucche con aperture a forma di occhi e bocca, al cui interno ponevano poi una candela. Adornavano, inoltre, le zucche con stracci e vestiti. Questi fantocci erano posizionati sui davanzali e davanti alle case, ma venivano anche organizzati dei cortei pagani. Durante queste manifestazioni i ragazzi percorrevano le strade di Firenze con i mostri dalla testa di zucca cantando canzoni tra cui alcuni versi erano: “Morte rimbambona ha impegnato la corona”. Questi mostri erano chiamati Zozzi o Morte Secca.



Durante il Medioevo, infatti, a Firenze era presenta la pena di morte. Fu il Granduca II Leopoldo di Toscana che nel 1786 abolì la pena di morte con l’attuazione del codice leopoldino. In questo modo il Granducato di Toscana fu il primo Stato al mondo ad abolire formalmente la pena di morte.
Durante gli anni in cui era in vigore la pena capitale era presente, inoltre, l’usanza di esporre nelle piazze le teste dei condannati che erano stati decapitati. Questa è probabilmente l’origine storica del gioco dello Zozzo o della Morte Secca, in quanto per i ragazzi dell’epoca le zucche e le canzoni rappresentavano un modo per esorcizzare la paura della morte.
I fantocci, inoltre, possedevano anche altre funzioni positive e di buon auspicio, perché servivano ad allontanare le paure, a divertire i bambini e a tenere lontani malefici e spiriti maligni.



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