sabato 29 marzo 2014

Le acconciature nella storia e nell’arte: Settecento

Il Settecento fu animato da grandi cambiamenti nei valori estetici: era l’epoca caratterizzata dallo stile Barocco. La donna doveva ispirarsi a Venere, essere sensuale e procace ed erano preferiti lunghi capelli biondi e folti. L’epoca era caratterizzata dallo sfarzo e dall'artificio, in netto contrasto con il pudore e la modestia dei secoli precedenti.






L'uso delle parrucche da parte degli uomini iniziò ad essere molto popolare nel tardo Seicento, durante il regno in Francia di Luigi XIV, conosciuto come Re Sole. Tutta la sua corte cominciò a indossare parrucche, e siccome la Francia dettava la moda europea del momento, il suo uso fu diffuso in tutte le altre corti del continente. Nel 1680 Luigi XIV aveva 40 parrucchieri che disegnavano le sue parrucche e vivevano alla corte di Versailles. Successivamente l'uso delle parrucche si estese anche alle donne. Le parrucche maschili erano generalmente bianche, invece quelle femminili erano in colori pastello come il rosa, viola o blu. Le parrucche, soprattutto in Francia, divennero sempre più alte ed elaborate ed indicavano, attraverso le decorazioni, la posizione sociale di chi le indossava. Le persone ricche potevano permettersi di pagare i progettisti più costosi e di utilizzare una vasta gamma di materiali, generalmente erano fatte di capelli umani, ma anche con crine di cavallo o di capra. Presto iniziò la consuetudine di incipriare le parrucche e le famiglie aristocratiche avevano una stanza dedicata alla "toilette", dove erano disposte le parrucche che venivano spolverate quotidianamente con amido di riso o di patate.






All'inizio del secolo le acconciature maschili erano molto più sontuose rispetto a quelle femminili. Questo era lo stile alla "Luigi XIV", con riccioli grandi lunghi sulle spalle. Al contrario, a fine secolo, le donne sfoggiavano parrucche esuberanti, che potevano raggiungere addirittura 80 cm di altezza. Indossare parrucche così grandi comportava parecchi problemi, così verso la metà del secolo il nuovo re di Francia, Luigi XV, impose parrucche più piccole spolverate di color bianco o grigio. Queste usanze rimasero fino all'arrivo della Rivoluzione Francese, momento in cui le idee repubblicane annullarono tutto il lusso e l'esuberanza sfoggiate fino a quel momento.
Per quanto riguarda le acconciature delle donne all'inizio del XVIII secolo imperversava lo stile Fontange. Il suo nome derivava dalla Duchessa di Fontange che durante una giornata di caccia con il re di Francia Luigi XIV, prese un ramo dall’albero e lo avvolse intorno ai capelli creando un’acconciatura raccolta, ma alta sulla nuca. Il re affascinato le chiese di portarla sempre, così divenne la tendenza del momento.





Nel prossimo post vedremo i cambiamenti estetici prodotti dalla Rivoluzione Francese.

giovedì 27 marzo 2014

Per l'uomo determinato


Una proposta al maschile: un taglio cortissimo reso particolare da una riga laterale incisa e determinata.

martedì 25 marzo 2014

Timido Splashlight

Un timido approccio alla nuova tecnica di luce nei capelli che abbiamo approfondito in anteprima sabato: lo Splashlight. La nostra proposta è per chi ha voglia di novità senza voler osare eccessivamente.


Vi ricordiamo che questa tecnica è molto difficile da realizzare, quindi, se avete voglia di divertirvi, venite a trovarci!

sabato 22 marzo 2014

Splashlights

Dopo le stagioni in cui hanno regnato le tecniche sfumate ecco un cambio di rotta. Direttamente da New York arriva una tendenza nuovissima: lo Splashlights. È un metodo di decolorazione parziale che crea sulla chioma una striscia orizzontale di capelli più chiari, come se fossero colpiti da un raggio di sole. L’hair stylist Aura Friedman, creatrice del nuovo trend, ha dichiarato che voleva "creare l’effetto di un raggio laser che colpisce i capelli con una certa angolazione". Per imitare il fantastico effetto, quindi, ha decolorato i capelli, strato dopo strato, sempre in corrispondenza della stessa striscia orizzontale.

 

Il vantaggio della tecnica Splashlights è quello di non richiedere ritocchi legati alla ricrescita perché la decolorazione interessa la zona mediale dei capelli, sulla quale viene proiettata una striscia più chiara di colore che conferisce fascino in modo del tutto originale.

È difficilissimo da realizzare quindi è fondamentale affidarsi a mani esperte come quelle dello staff di Renato Coiffeur.


La nuova moda avrà un effetto più deciso sulle chiome castane medio-lunghe, ma iniziano a vedersi già alcune varianti, come quella che proporremo martedì in anteprima sul blog. È una scelta creativa per rinnovare i capelli con un colore unico, senza impegnarsi con colorazioni continue per nascondere la ricrescita.

Se avete voglia di osare questo è il momento giusto!


giovedì 20 marzo 2014

Ombre hair color in una bellissima proporzione armonica


Con un sorriso così si può andare in capo al mondo! 


Il colore è ottenuto con la tecnica, ormai richiesta da molte, Ombre hair color. Non è facile però vedere per le strade, sulle riviste e sugli schermi un risultato finale con colori così belli e proporzionati in modo armonico.

martedì 18 marzo 2014

Morbido mosso


Continuiamo lungo il fil rouge di quest’anno caratterizzato dalla rivoluzione di movimenti e volumi.


Un taglio corto sulla nuca e più lungo sulla sommità permette ad un caschetto liscio di trasformarsi  in un mosso morbido. Il colore su fondo naturale biondo cenere, è enfatizzato con l’applicazione di alcuni Miami Beach chiarissimi ed altri platinati.

sabato 15 marzo 2014

Oscar 2014

Una panoramica delle acconciature migliori viste sul red carpet degli Oscar 2014. Solo un breve commento perché lasceremo che lo splendore parli da solo. È cambiata la tendenza che vedeva gli chignon imperversare in tutte le occasioni importanti. Sono stati sfoggiati soprattutto capelli sciolti apparentemente semplici e naturali, ma di grande impatto ed eleganza.


Ci sono state grandi polemiche intorno al film La grande bellezza, che è stato premiato come miglior film straniero. Noi siamo contenti ogni volta che l’Italia è omaggiata in contesti internazionali così prestigiosi.