In occasione dei festeggiamenti per i 150 anni di Firenze capitale oggi approfondiremo la storia di via San Gallo e del suo ideatore. Giuseppe
Poggi fu un grande architetto e ingegnere italiano che influenzò fortemente l’immagine di
Firenze come la conosciamo oggi.
Nel 1864 ricevette il prestigioso incarico di
studiare il nuovo assetto urbanistico di Firenze, iniziando il cosiddetto
Risanamento della città. Inizialmente aveva ricevuto molte commissioni dalla borghesia
ottocentesca per la creazione e la ristrutturazione di ville, palazzi e
giardini. In particolare ebbe successo per la sua abilità di coniugare uno
stile neo-rinascimentale, con le nuove tendenze dei parchi all'inglese. Nel
1864, quando si occupò del Risanamento, abbatté le mura della parte nord, realizzò
i viali di Circonvallazione ispirandosi ai boulevard di Parigi e creò alcune
piazze scenografiche, ovvero piazza Beccaria e piazza della Libertà. In seguito
creò quello che molti definiscono il suo capolavoro, cioè la passeggiata
panoramica sulla sponda opposta del viale dei Colli coronata dal Piazzale Michelangelo.
(Fonte)
La via dove è attualmente
ubicato il nostro salone fu ridisegnata proprio da Giuseppe Poggi per il suo piano di
risanamento urbano. Il nome della via è dedicato a Giuliano Giamberti da Sangallo, che fu architetto,
ingegnere
e scultore
fiorentino. Giuliano San Gallo è considerato tra i migliori continuatori del
grande Brunelleschi
e fu l’architetto preferito di Lorenzo il Magnifico.
Uno
spiazzo attorno a Porta San Gallo esisteva dal Trecento e si
chiamava, appunto, piazza di Porta San
Gallo. Questo spazio un tempo era molto limitato per la presenza di un
fossato difensivo. Una prima trasformazione si ebbe nel 1738 quando fu eretto l'Arco di Trionfo per celebrare
l'arrivo dei Lorena a Firenze, dopo l'estinzione dei Medici. Fu proprio
Giuseppe Poggi che nel 1865
stravolse l’immagine della piazza attraverso la demolizione delle mura
e con un disegno completamente nuovo. Tra il 1865 e il 1875 Poggi creò l'attuale
piazza ellittica, circondata da palazzi analoghi stilisticamente,
caratterizzati da portici
in un sobrio stile classicheggiante. Al centro venne sistemato un giardino con
l'antica Porta e l'Arco di Trionfo, separati da una fontana con laghetto. Vi
vennero piantati tutt'intorno alberi d'alto fusto, che ombreggiano e fanno da
cortina di separazione tra il giardino e il traffico dei viali che vi girano
attorno.
Nell'Ottocento
la piazza era intitolata a Camillo Cavour e, dopo varie nomenclature, fu
solo nel 1945
che venne definitivamente denominata piazza della Libertà. (Fonte)
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