Il famoso scrittore Edgar Allan Poe morì a quarant’anni il 7
ottobre 1849 per cause sconosciute che alimentarono ipotesi e leggende,
rendendo ulteriormente misteriosa la bizzarra presenza di almeno una dozzina di
ciocche di capelli, reali o presunte, in varie collezioni pubbliche e private.
Durante un viaggio di lavoro Poe sparì e fu
ritrovato, dopo alcuni giorni, a Baltimora in uno stato di delirio e di
parziale incoscienza, ma dopo essere stato ricoverato in ospedale non si riprese
mai del tutto morendo senza poter far luce su quanto gli fosse accaduto.La bizzarra storia dei capelli di Poe inizia nelle ore successive alla sua morte, quando si tenne una veglia funebre a casa di un suo zio cui parteciparono poche persone tra cui la cugina Elizabeth che «fece una cosa in gran voga a quei tempi: tagliò un po’ di capelli del defunto, prevalentemente dalla parte posteriore della testa, quella che poggiava sul cuscino». Le ciocche furono evidentemente distribuite ai visitatori, infatti oggi esistono diverse reliquie di questo genere in collezioni pubbliche e private negli Stati Uniti. Jeffrey Savoye, amministratore della Edgar Allan Poe Society di Baltimora, racconta di aver ricevuto una ciocca di capelli di Poe da una donna che, ripulendo la casa del nonno, aveva trovato una scatola con dentro due fotografie, una di Edgar Allan Poe e l’altra della sorella Rosalie Mackenzie e attaccata sul retro della fotografia di Poe c’era una ciocca di capelli castani lunghi circa 5 centimetri ciascuno.
L’usanza di tagliare
ciocche di capelli per ricordo, per quanto possa apparire bizzarra
e antigienica oggi, era una pratica piuttosto comune durante il diciannovesimo
secolo sia negli Stati Uniti sia in Europa. Secondo Eva Giloi, docente di storia moderna
alla Rutgers University, infatti «le ciocche di capelli erano usate sia come
forma di memento mori
nella commemorazione dei morti sia come simbolo di affetto per i vivi».
Fonte: http://www.ilpost.it/2015/06/06/capelli-edgar-allan-poe/