venerdì 6 settembre 2019

Nicola Stofella

Sono già 5 anni che Nicola lavora da Renato Coiffeur e, benché sia un ragazzo molto giovane, questa non è la sua prima esperienza lavorativa, infatti ci racconta i suoi esordi: «dopo la scuola ho lavorato a Trento, Bologna, Londra, ma ho sempre cambiato perché volevo fare esperienze lavorative in diverse situazioni per capire il panorama … poi quando ho dovuto scegliere ho scelto Renato e avendo alle spalle il lavoro in altri saloni ho potuto fare paragoni e…scegliere bene!»

Quando inizia a descrivere il proprio lavoro Nicola si appassiona: «per scelta io mi sono specializzato nel reparto stilistico…è stata una decisione spontanea, perché è la cosa che mi viene più naturale e sento che attraverso lo stilistico, soprattutto nel taglio, possono esprimermi meglio e così sento di poter offrire il meglio di me alle clienti.»

Chiacchierando chiediamo a Nicola di descrivere il proprio stile professionale: «il mio stile è in evoluzione, adesso sono nella fase che potremmo chiamare spettinato, mi piacciono i tagli che offrono movimento e naturalezza alle chiome. Io credo che “Less is more”, sono convinto che meno sia meglio. In linea con la filosofia del salone tutto l’immenso lavoro stilistico e tecnico non si deve vedere nell'effetto finale, che deve apparire naturale, come se la cliente fosse appena uscita da casa e non da un parrucchiere. Anche se in realtà dietro c'è più lavoro di quanto serva per i risultati più marcati, quindi c'è più lavoro, ma poi ne vale la pena!»



Nicola continua a raccontare: «amo il mio lavoro e mi piace soprattutto poter esprimere me stesso e lavorare per la fidelizzazione della clientela. Cerco di offrire alle clienti qualcosa che va oltre il taglio in sé, cerco di farle vivere un’esperienza a livello emozionale, perché le persone, quando entrano nel nostro salone, vanno alla ricerca di emozioni e io cerco di offrire un’esperienza unica. Oltre alle competenze tecniche e creative, lavoro sulla capacità di accogliere le clienti in senso emotivo, comunicare con loro in senso empatico e comprendere i loro desideri e bisogni. A volte parlo poco, ma ascolto e osservo a livello visivo la cliente per andare oltre quello dice…io la guardo per cogliere il suo stile e il suo gusto estetico…per esempio per capire se vuole effettivamente cambiare perché a volte le clienti a parole dicono di voler cambiare, ma non sono pronte e noi come parrucchieri dobbiamo capirlo.»

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