giovedì 16 gennaio 2020

Cristina Viggiani

L’incontro con Cristina inizia parlando dei suoi esordi «lavoro da Renato da giugno 1983, sono 36 finiti. Prima ho lavorato 2 anni e mezzo in un negozio di Firenze, che siccome era un negozio piccolino ognuno faceva tutto, così quando sono arrivata da Renato pensavo di saper fare tutto, ma in realtà non era così, per esempio le permanenti, quando ho cominciato a farle da Renato mi sono resa conto che meno male che non gli sono cascati i capelli alle clienti del negozio prima…» Ridiamo insieme, se conoscete Cristina sapete come il suo carattere sia schietto e scherzoso e come la sua vita sembri un romanzo «perché 37 anni fa, io il primo giorno di lavoro ho iniziato dagli shampoo e ho attaccato alle 12 e alle 14 già stavo facendo gli shampoo alle signore, insomma cominciavi subito, senza avere formazione, mi ricordo che mia madre mi diceva, stai attenta a non struccare le clienti, avevo 15 anni. Tutto quello che mi è successo nella vita, tutto faticoso, ma alla fine tutto casuale. Io stavo in casa, lavoravo in un secondo negozio, ma io sono sempre stata per le cose sicure, e questo negozio non mi assicurava nulla. C’era un meccanico di biciclette sotto casa mia e mi disse, vado a portare le biciclette da un parrucchiere. Questo parrucchiere era Renato entrai con le biciclette e sono ancora qua».


Continuiamo a chiacchierare di come era il salone quando è entrata «Renato, tra le altre cose, ci ha insegnato l'umiltà di imparare, non sentirsi mai arrivati, perché se pensi di essere già qualcuno significa che non hai più nulla da imparare, invece lo stesso Renato a 80 anni aveva ancora da imparare. Per esempio, Renato sapeva accogliere i clienti tutti nella stessa maniera, sapeva parlare con tutti dal professore primario importantissimo alla signora che faceva le pulizie, per lui era uguale, sapeva fare una battuta e trattava tutti nella stessa maniera».

Per conoscere meglio la sua professionalità parliamo della sua specializzazione «a un certo punto abbiamo cominciato a lavorare a settori per organizzarci meglio. Io ho scelto il colore perché mi piace di più, mi realizza di più, però non ho fatto una scelta drastica, infatti non ho mai abbandonate piega e taglio. Questo ha portato sia vantaggi sia svantaggi…gli svantaggi sono che magari non sono in prima linea specializzata in un solo reparto. Adesso dopo tutti i cambiamenti che ci sono stati…Renato che è andato via, soci che sono andati in pensione, c'è il vantaggio che puoi sviluppare la tua clientela puoi occuparti di un cliente dall'inizio alla fine e questo piace alle clienti e mi offre tante soddisfazioni».


Per quanto riguarda i corsi di aggiornamento Cristina racconta «per me è molto importante la famiglia, quindi se i corsi sono a Firenze lascio sempre la mia disponibilità, per corsi fuori ammetto che in questo periodo ne sto facendo di meno» e, presa dalla passione, ci descrive il suo lavoro «il mio lavoro piace tutto, perché devi capire la persona per soddisfare il cliente e secondo me diventi un po’ psicologo. Io sono un po’ sensitiva, infatti riesco subito a captare delle cose. Per esempio, al contrario di quanto si può pensare la cliente che arriva e dice sì a tutto non ti dà neanche soddisfazione, perché qualsiasi cosa tu faccia le va bene uguale, però del mio lavoro mi piace tutto. Io vengo dalla scuola vecchia e questo lo sento, poi magari non faccio tutti questi corsi di aggiornamento, però io per esempio so che domani comincia quella trasmissione e so che tutti sono lì a guardare perché se c'è la Ventura o la Belen, le prime donne dello spettacolo, perché sono loro che fanno immagine. Per esempio, se c'è Sanremo, io non ascolto le canzoni…io guardo le teste, perché so che il giorno dopo arriva una cliente che mi chiedo la stessa acconciatura, così io magari non so neanche come si chiama quella cantante, però sono pronta, a modo mio sto al passo!»




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