Due settimane fa abbiamo conosciuto la grande figura di
Vidal Sassoon, oggi scopriremo il film documentario uscito nel 2010 (Vidal Sassoon the movie, how one man changed the world with a pair of scissors) che ripercorre la vita dello stilista ed esplora il cammino che ha
portato un bambino ebreo povero cresciuto in orfanatrofio a diventare un talento unico che ha rivoluzionato la storia
dell’acconciatura.
Negli anni sessanta fu lui a ridisegnare il look del
movimento giovanile a Londra inventando tagli femminili semplici e moderni,
che permettevano di lavare ed asciugare i capelli anche a casa con ottimi
risultati. Aprì il suo primo negozio vicino a Carnaby
Street e aveva le idee molto chiare: eliminare bigodini, cotonature e lacca.
Inventò il famosissimo taglio bob, il
caschetto, ovvero un’acconciatura pratica,
rapida, elegante, dinamica e, sopratutto, molto moderna. Nacque così il wash and go. La pop art applicata al
mondo della bellezza.
Il documentario alterna scene in bianco e nero, montaggi
d’epoca, interviste recenti, immagini a colori e regala un Vidal Sassoon che, affascinante e dinamico, parla con entusiasmo dell'obiettivo di
eliminare il superfluo,a con un risultato fortemente estetico e architettonico.
Roman Polanski chiamò Sassoon a sistemare i capelli di
Mia Farrow per il famosissimo film Rosemary’s Baby. Fu un vero evento
mediatico: un taglio pubblico davanti a un gruppo di fotografi in cambio di cinquemila
dollari.
Era solito affermare: “Il mio cuore è nei capelli”.
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