giovedì 16 maggio 2019

Isella Morandini

Isella lavora presso Renato Coiffeur dal 1976 ed era parrucchiera già da tre anni quando approdò al salone. Come i professionisti old school si occupa sia di taglio sia di colorazione e racconta “mi piace molto perché così il mio lavoro viene svolto a tutto tondo e poi posso seguire una cliente dall’inizio alla fine del servizio” infatti spiega “una delle componenti che amo di più è vedere la cliente soddisfatta, poi anche vedere la trasformazione, una donna entra e nel giro di due ore la vedi trasformata, questo è quello che mi piace della mia professione”.


Per questo motivo Isella ama meno il lato ripetitivo della professione, per esempio “quando una cliente di settimana in settimana vuole sempre lo stesso taglio, la stessa piega, soprattutto perché spesso mi spiace non poter valorizzare la cliente, per esempio proprio oggi c’è una signora a cui cerco di cambiare il taglio e lei fa resistenza, ma io consiglio un cambiamento perché con la mia esperienza e professionalità credo che sarebbe valorizzata cambiando, perché il nostro è un lavoro creativo, ma si basa sul valorizzare un certo tipo di viso e personalità per rendere le nostre clienti splendenti al massimo”. 


“Il mio stile professionale è classico anche per il mio background, svolgo spesso aggiornamenti, ma se arriva la ragazza giovane che mi chiede un taglio molto estroso magari rasato ci sono altri colleghi qui da Renato più giovani che sono più competenti a capire il punto di vista delle nuove generazioni, mentre la signora classica che vuole la testa di classe mi ci sento più vicina. Mi piace che nel nostro negozio diamo la possibilità alle persone di trovare e scegliere stili differenti, quindi io per esempio ho per lo più clienti che desiderano uno stile classico, poi ci sono colleghi più adatti a stili più estroversi. Il bello del nostro salone è proprio questo, serviamo sia la ragazza che fa i capelli fluo fino a sua nonna che fa la piega con il ciuffo con l’onda, questo è il lato positivo del nostro negozio!”

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