Si può affermare che la donna ha sempre dato un grande valore alla propria capigliatura già dalla preistoria. Dal passato giungono testimonianze d’immagini e ritrovamenti che indicano il percorso dell’evoluzione della moda delle acconciature, per esempio all'età Neolitica sono associati alcuni pettini, fatti di osso, ritrovati in scavi archeologici.
Ai tempi degli antichi Egizi c’era l’usanza di rasare la testa per ricoprirla con voluminose parrucche, che le donne poi decoravano con fiori, nastri colorati e cerchi metallici. Gli uomini usavano coprire la testa con un rettangolo di stoffa chiamato Klaft, che spesso era colorato con delle righe rosse e fissato sul capo con un cerchio metallico, e ricadeva morbidamente ai lati del viso. Molto più sontuosi erano i copricapo dei faraoni e delle varie divinità, chiamati Pschent o Atew e consistevano in un casco dorato, adornato da un serpente, anch’esso dorato, la cui testa, parecchio grande, finiva sulla fronte del sovrano o del dio. Queste acconciature rappresentavano la regalità e la ricchezza.
Diverse
le usanze delle antiche civiltà del mediterraneo orientale, come i popoli mesopotamici
e i Fenici, i cui uomini usavano arricciarsi i capelli in modo orizzontale,
mentre al contrato, la barba era pettinata in modo verticale. Le donne, invece, usavano
raccogliere i propri capelli in acconciature complicate che erano posizionate
sulla sommità del capo ed adornate con diademi d’oro massiccio, argento e
pietre.
Totalmente
diverse le acconciature delle donne ebree, infatti dopo la liberazione dalla schiavitù, Mosè vietò loro di acconciarsi come le donne egizie, e
quindi puntarono su naturalezza e semplicità.Gli affreschi dei palazzi di Cnosso e Festo raffiguravano eleganti pettinature di donne e uomini cretesi. Entrambi sfoggiavano chiome arricciate, intrecciate e poi appuntate alla nuca con nastri e perline, oppure lasciate sciolte sulle spalle.
Il prossimo post continuerà l’affascinante storia delle acconciature con i Greci e Romani antichi.
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